Gnatologia

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Approccio intradisciplinare gnatologico

  • 6 Febbraio 2017
  • Dr. Pietro Leone

La nostra esperienza in un team di specialisti dove gnatologo, chirurgo maxillo-facciale, fisioterapista, kinesiologo e posturologo collaborano insieme, ci ha portato negli anni a vagliare le diverse opportunità di cura dei disordini temporo-mandibolari a Napoli denominati DTM.

Durante l’ultimo decennio, infatti, numerose modalità di trattamento dei DTM sono state proposte in letteratura scientifica*1, proviamo pertanto a riassumere a grandi linee le possibilità di gestione e cura dei disordini Temporo-Mandibolari oggi a Napoli dividendole a seconda della tipologia di approccio in 5 grandi categorie*2  : 

  • La terapia comportamentale; - - -
  • Il trattamento fisioterapico; - -
  • Le apparecchiature occlusali; + -
  • Il trattamento farmacologico; + +
  • La chirurgia dell’articolazione Temporo-mandibolare. + + +

legenda: ( - conservativo; + invasivo )

In medicina generalmente il trattamento di una patologia con una eziologia multifattoriale prevede innanzitutto una terapia sintomatica cioè l’intervento immediato sui sintomi dolorosi.

Anche i disordini temporo-mandibolari hanno una eziologia multifattoriale, pertanto la terapia che suggeriamo è Patient-Centred, ovvero Individualizzata*3 e sintomatica.

La gestione dei disordini temporomandibolari a Napoli presso il nostro studio è da sempre supportata dalla conoscenza degli studi scientifici, da un’adeguata esperienza clinica e da un’alta considerazione del paziente disfunzionale.

Autorevoli ricercatori hanno recentemente suggerito che è fortemente raccomandato, eccetto specifiche e giustificabili indicazioni, che il trattamento del paziente con disordine temporo-mandibolare sia basato inizialmente solo su modalità terapeutiche conservative e reversibili*4. Infatti, lo gnatologo ed il fisioterapista craniomandibolare presso il nostro studio a Napoli sono impegnati nella gestione di 8 pazienti su 10 che soffrono di DTM.

L’approccio terapeutico iniziale è dunque poco invasivo, prudente, cauto in altre parole non avventato e reversibile in qualsiasi momento teniamo infatti in alta considerazione l’andamento ciclico e remittente della patologia stessa.

Quanto detto è il presupposto ed il razionale per cui suggeriamo ai pazienti di Napoli di scegliere la Fisioterapia specialistica cranio-cervico-mandibolare come terapia d’elezione.

Infatti, la terapia comportamentale annessa alla fisioterapia presso lo studio di Napoli è decisiva nel controllo dell’attività parafunzionale, bruxismo e serramento, e del fattore psico-sociale che aggravano l’origine e lo sviluppo del dolore muscolo-scheletrico*5. Nella nostra pratica clinica quotidiana per l’appunto abbiamo riscontrato notevoli miglioramenti soprattutto nei pazienti che soffrono di bruxismo a Napoli.

La Fisioterapia cranio mandibolare ci ha permesso di gestire efficinetemente anchi pazienti più distanti della provincia di Napoli affetti da disordini muscolari e articolari*6 ovvero da disordini temporo-mandibolari miogeni e atrogeni:

Abbiamo curato i seguenti disordini miogeni: il dolore miofasciale e il dolore miofasciale con limitata apertura della bocca; nonchè i seguenti disordini atrogeni : il dislocamento del disco articolare, osteo-artrosi, atrite ed artralgia.

Generalmente il trattamento del dolore miofasciale in team a Napoli si basa su tre step:

  1. Autocontrollo (Counseling e modifiche delle abitudini di vita scorrette)*7
  2. Masso-terapia decontratturante e stretching muscolare*8
  3. Esercizi di contrazione isometrica

Gli obiettivi del protocollo fisioterapico cranio-cervico-mandibolare sviluppati presso lo studio di Napoli contrastano l’ipomobilità, la riduzione della forza masticatoria, il dolore e lo squilibrio nella dinamica muscolare.

La fisoterpia mandibolare a Napoli è risultata indispensabile per il ripristino ottimale della funzionalità del sistema di forze dei muscoli e dei tessuti molli del distretto testa-collo. Gli obbiettivi da raggiungere sono la riduzione rapida del dolore e del tono dei muscoli masticatori; l’allungamento dei muscoli abbassatori della mandibola con uno stiramento progressivo; l’aumento della mobilità dell’articolazione della bocca con mobilizzazione ed efficace coordinazione tra muscoli e articolazioni.

  • *1 Okeson 2008 Mosby Elsevier
  • *2 List and Axelsson, JOR 2010
  • *3 Advances in Pain and Research, Vol 21 1995
  • *4 Greene CS. Ajodo, 2010
  • *5 Michelotti et al.,  JOR 2005
  • *6 Dworkin S.F., Le Rsche L.: RDC/TMD, 1992 ver 1.0
  • *7 Michelotti et al.,  JOR 2010
  • *8 Feine and Lund, pain 1997
Studio Leone

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