Odontoiatria

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Cos'è lo sbiancamento dei denti?

  • 14 Dicembre 2015
  • Dr. Pietro Leone

Il colore dei denti è personale, un po' come il colore della pelle, ognuno ha il suo, e non è mai un bianco puro come il bianco della porcellana.

Cos'è lo sbiancamento dei denti?

Il “bianco naturale” dei denti incorpora lievi sfumature sui toni del giallo e del grigio, talora del bruno o del rossiccio, più o meno accentuate, che aumentano d’intensità dal bordo libero al colletto gengivale di ogni singolo dente. I canini, tra l’altro, hanno di regola un colore più carico degli altri.

Al contrario di quanto si possa pensare non è lo smalto che determina il colore dei denti. Esso infatti non possiede un colore proprio, è traslucido: dalla sua superficie traspare il colore della dentina sottostante. Con il passare del tempo però lo smalto può colorarsi assorbendo pigmenti da cibi e bevande, mentre la dentina tende ad ispessirsi per apposizione continua nella camera interna presente nella corona dei denti. Ciò fa sì che con l’invecchiamento i denti si scuriscano e perdano la loro originaria brillantezza.

Gli attuali progressi dell’odontoiatria cosmetica consentono di riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo: si può perfino arrivare ad ottenere un bianco un po’ “innaturale”, tipo porcellana, totalmente privo di sfumature di colore.

In realtà ognuno può scegliere l’intensità della decolorazione da raggiungere perché la capacità di sbiancamento dei prodotti professionali dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal tempo di permanenza a contatto dei denti, così come si può scegliere il tempo di esposizione alle radiazioni solari per raggiungere la desiderata tonalità di abbronzatura.

Alcune persone richiedono proprio il colore “bianco porcellana” perché desiderano far apparire i loro denti più bianchi possibile.

Sbiancamento denti in studio

Per il trattamento in studio si utilizza perossido d’idrogeno ad alta percentuale, intorno al 35%, autoattivato o fotoattivato. In questo caso una volta protette le gengive, si applica un gel viscoso sui denti e li si espone alla luce di speciali lampade in grado di accelerare l’effetto di penetrazione della sostanza sbiancante contenuta nel gel e la rottura dei legami all’interno delle molecole di pigmento. La tecnica più recente, denominata Beyond, è in grado di produrre l’effetto sbiancante dopo appena mezz’ora di applicazione alla poltrona, il “Power Bleaching” così in voga negli Stati Uniti e che molti conoscono per aver visto George Clooney sottoporvisi nel film "Prima ti sposo e poi ti rovino".

Nei casi di sbiancamento di denti con colorazioni più intense può essere opportuno ripetere la procedura in studio una o due volte, oppure associare al trattamento alla poltrona il trattamento domiciliare.

Rischi del trattamento di sbiancamento dei denti

I rischi di un trattamento professionale ben eseguito sono praticamente nulli, sia l’ipersensibilità che l’irritazione gengivale, potenziali effetti collaterali, si annullano attenendosi scrupolosamente ai protocolli indicati, e comunque, nel caso dovessero verificarsi, sono in genere minimi e transitori.

Uno studio accurato ha rilevato la sicurezza dei trattamenti sbiancanti effettuati con prodotti a base di perossidi per i tessuti duri dei denti, sia in condizioni d'uso corretto sia in casi di uso esagerato. Le misurazioni effettuate prima e dopo il trattamento sbiancante non hanno evidenziato effetti sulla durezza di superficie dello smalto, e neppure alterazioni della sua struttura prismatica superficiale e sottosuperficiale.

Queste evidenze scientifiche confermano ciò che è nella coscienza dei dentisti esperti, cioè che i trattamenti sbiancanti sono sicuri, veloci ed efficaci, purché effettuati secondo le loro prescrizioni, con le loro tecniche e sotto la loro supervisione.

Studio Leone

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